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Il cancro del colon-retto (CRC) continua a rappresentare un'importante emergenza sanitaria con un numero di casi in crescita rispetto agli anni precedenti1. La neoplasia del colon-retto è responsabile di circa il 10% di tutti i decessi per cancro, posizionandosi come seconda causa di mortalità oncologica in Italia sia per gli uomini che per le donne. Tra le donne, è superata solo dalla neoplasia mammaria, mentre tra gli uomini è seconda alla neoplasia polmonare. I principali fattori di rischio per la neoplasia colorettale includono:
• Consumo eccessivo di carni rosse e insaccati
• Alimenti a base di farine e zuccheri raffinati
• Sovrappeso
• Sedentarietà
• Tabagismo e abuso di alcol2.
A differenza del CRC localizzato, nella maggior parte dei casi, il cancro del colon-retto metastatico (mCRC) non è curabile mediante resezione chirurgica. La prognosi dei pazienti affetti da mCRC è infausta, con un tasso di sopravvivenza a 5 anni pari al 12% circa7. Pertanto, i trattamenti oggi disponibili mirano principalmente al rallentamento della progressione di malattia, al prolungamento della sopravvivenza, al miglioramento della sintomatologia e al mantenimento della qualità di vita (QoL)5.
Circa il 15%-30% dei pazienti presenta metastasi alla diagnosi ed il 20-50% dei pazienti con malattia inizialmente localizzata svilupperà metastasi5. Le cellule tumorali nella neoplasia colorettale possono diffondersi attraverso tre principali vie6:
• Torrente Ematico
• Sistema Linfatico
• Peritoneo
Questi percorsi favoriscono la localizzazione metastatica in aree specifiche come i linfonodi regionali, il fegato, i polmoni e il peritoneo5.
Il tumore del colon-retto è una malattia che deriva della crescita incontrollata di cellule epiteliali della mucosa che riveste internamente l’intestino3. Nel 2023 sono state stimate circa 50.500 nuove diagnosi, posizionando il CRC come terza patologia più frequente negli uomini e la seconda nelle donne1:
• 26.800 negli uomini
• 23.700 nelle donne
In Italia, si stima che siano 513.500 le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore del colon-retto, con una prevalenza significativa sia tra gli uomini che tra le donne. Nello specifico, 280.300 uomini e 233.200 donne convivono con questa diagnosi, a testimonianza dell’impatto rilevante del carcinoma colorettale sulla popolazione.2
I fattori di rischio per il tumore del colon-retto sono influenzati da più elementi, tra cui dieta, genetica e stile di vita:
• Dieta e Stili di Vita: abitudini alimentari come il consumo eccessivo di carni rosse, insaccati, farine e zuccheri raffinati, insieme a uno stile di vita sedentario, sovrappeso, fumo ed eccessivo consumo di alcol, sono associati a un aumento del rischio di sviluppare tumori del colon-retto2.
• Predisposizione genetica e altri fattori non ereditari: una predisposizione genetica, oltre a una pregressa storia clinica di polipi o altre condizioni intestinali, può aumentare il rischio di tumore del colon-retto. Questi fattori di rischio non ereditari, spesso legati allo stile di vita e alle abitudini quotidiane, rappresentano anch’essi elementi critici per l'insorgenza della malattia3.
La neoplasia colorettale ha origine frequentemente dalla trasformazione maligna di polipi - piccole escrescenze causate dalla proliferazione delle cellule della mucosa intestinale3. Nonostante i polipi siano in genere asintomatici, possono talvolta provocare piccole perdite di sangue, rilevabili attraverso test specifici delle feci per individuare il sangue occulto3.
I sintomi del carcinoma colorettale sono estremamente variabili, influenzati dalla localizzazione del tumore, dalla sua estensione e dalla presenza o meno di ostruzioni o emorragie. Questa variabilità può rendere i sintomi del CRC simili a quelli di altre patologie addominali o intestinali, complicando il processo diagnostico3.
Il tumore del colon-retto viene oggi diagnosticato sempre più precocemente, almeno nei paesi ad alto reddito, grazie alle campagne di screening destinate alla popolazione nella fascia d’età considerata più a rischio. Al fine di garantire una diagnosi più accurata e definire quindi la corretta terapia, è utile eseguire una analisi del profilo molecolare del tumore mediante biopsia di tessuto prelevata mediante colonscopia.3
Gli esami fondamentali per la diagnosi di tumore del colon e del retto sono:4
• Ecografia addominale e pelvica
• Colonscopia con biopsia per esame istologico
• TC torace-addome-pelvi
• Anoscopia
• Rettoscopia
• Risonanza Magnetica pelvica
• Livello sierico dell’antigene carcinoembrionale (CEA)